\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 La guerra franco-prussiana trova le proprie premesse nellÆazione politico-diplomatica di \b \cf4 \ATXht14261 Bismarck\b0 \cf0 \ATXht0 , che fin dalla guerra austro-prussiana del 1866 e dalla crisi del Lussemburgo del 1867 si era convinto di poter compiere lÆ\b \cf4 \ATXht14221 unitα tedesca sotto lÆegemonia della Prussia\b0 \cf0 \ATXht0 solo mediante una vittoria militare sulla Fr
ancia. Si adoper≥ pertanto a scegliere il momento per provocare la Francia a dichiarare la guerra.\par
La candidatura del principe Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen al trono di Spagna, invisa alla Francia, offr∞ a Bismarck lÆoccasione del \i telegram
ma di Ems\i0 , che ebbe lÆeffetto desiderato (dichiarazione di guerra francese del 19 luglio 1870). La Francia, militarmente impreparata di fronte allÆesercito prussiano e agli altri stati tedeschi, si trov≥ cos∞ coinvolta nel conflitto, al quale neppure
diplomaticamente, con un opportuno gioco di alleanze, si era preparata. Infatti, nΘ lÆAustria-Ungheria, nΘ lÆInghilterra, nΘ lÆItalia, nΘ la Russia intervennero al suo fianco. LÆintempestiva dichiarazione di guerra e gli errori della politica estera fra
ncese negli anni precedenti costituirono quindi le ragioni fondamentali della sconfitta, che segn≥ la fine del Secondo Impero. Dalla sconfitta matur≥ quel moto rivoluzionario passato alla storia come Comune di Parigi: unÆesperienza di governo che sarebbe
rimasta al centro delle riflessioni e dei dibattiti del movimento operaio e socialista fino a buona parte del Novecento.\par
\i Operazioni militari\i0 . - La dichiarazione di guerra francese alla Prussia fu subito seguita dallÆintervento dei governi al
leati di Baviera, di Sassonia e del Wⁿrttemberg. Il 24 luglio ebbe inizio fra il Reno e la Mosella la radunata delle truppe tedesche, sotto il comando del gen. Moltke. Il 1░ agosto, 800.000 uomini erano giα mobilitati; mentre in Francia, per lÆinefficien
za dei servizi logistici, si trovarono riuniti solo 300.000 uomini, raggruppati nelle due armate dellÆAlsazia e della Lorena, alle dipendenze dei marescialli Mac Mahon e Bazaine. Dopo un primo successo dei Francesi a Saarbrⁿcken (1░ agosto), Moltke punt≥
direttamente oltre la Lauter nellÆAlsazia del nord, dove, dopo un primo successo su Mac Mahon, lo battΘ il 6 agosto presso Woerth. Il Mac Mahon per non correre il rischio di rimanere isolato dal gruppo di Bazaine diresse i suoi tre corpi dÆarmata per Na
ncy fino a ChΓlons-sur-Marne dove, insieme al 12░ corpo dÆarmata di nuova formazione, costitu∞ lÆarmata di ChΓlons. Intanto, il 6 agosto, il generale Moltke impegnava i Francesi disseminati nel nord della Lorena, agli ordini del maresciallo Bazaine, che
a Forbach-Spicheren fu irrimediabilmente battuto. Dinanzi alla nuova situazione Napoleone III decise il ripiegamento sul campo trincerato di Metz che, essendosi nel frattempo la 1¬ armata tedesca portata sul corso medio inferiore della Nied, rimase virtu
almente accerchiato; di qui, il 12 agosto, il nuovo ordine di Napoleone III a Bazaine di portarsi lungo la direttrice seguita da Mac Mahon nella sua marcia verso ChΓlons. Se non che il Bazaine, dal 12 agosto capo supremo effettivo delle forze francesi, s
i attard≥ intorno a Metz, dove rimase rinchiuso, dopo una serie di battaglie dÆinvestimento, tutte perdute: Borny, Gravelotte, Saint-Privat, Rezonville (12-18 agosto). Malgrado lo sforzo di Canrobert per soccorrerlo, la ritirata rimase tagliata al Bazain
e. Cos∞ si concludeva con risultati rovinosi la prima fase della guerra. Il piano strategico deciso da Napoleone III contemplava il ripiegamento in direzione di Parigi dellÆarmata di ChΓlons, per proteggere la capitale; ma lÆopposizione dellÆimperatrice
Eugenia e del generale Cousin Montauban, capo del governo (dal 10 agosto), port≥ a un compromesso. Il Mac Mahon il 22 agosto puntava decisamente su Parigi. Intanto il Moltke muoveva con la 3¬ armata verso Sedan. Un ordine del consiglio dei ministri fratt
anto imponeva a Mac Mahon di tentare di sbloccare Metz. Nonostante il successo tedesco di Beaumont (30 agosto) la Mosa fu oltrepassata dal grosso dellÆarmata di ChΓlons fra Mouzon e Remilly (31 agosto); ma questa era in tali condizioni che Mac Mahon torn
≥ di nuovo al suo piano di ripiegare su Parigi, prendendo la via di MΘziΦres. Il Moltke intanto spingeva a oriente e a occidente la 4¬ e la 3¬ armata, rispettivamente, sinchΘ allÆalba del 1░ settembre Napoleone III e Mac Mahon erano accerchiati al comple
to. La battaglia di Sedan, che dur≥ circa una giornata e mezza, fu pregiudicata per i Francesi anche dalla perdita, verificatasi allÆinizio del combattimento, del comandante Mac Mahon (sostituito dal gen. E. F. Wimpffen); lÆarmata francese, serrata progr
essivamente su spazio sempre pi∙ ristretto dal fuoco delle artiglierie nemiche, si vide costretta alla resa.\par
Alla notizia del disastro di Sedan, a Parigi scoppi≥ la rivoluzione: fu proclamata la caduta del regime imperiale, lÆimperatrice Eugenia fu
costretta a fuggire, mentre un governo di ôdifesa nazionaleö assumeva il potere. Entrambi gli avversari si diressero verso Parigi: i Tedeschi con la 3¬ e la 4¬ armata, mentre i Francesi venivano raccogliendo nuove forze e organizzando nuovi eserciti per
liberarla dallÆassedio. A fine settembre Parigi era chiusa da un anello di forze tedesche distribuito intorno alla linea dei forti del campo trincerato. Dovevano trascorrere quattro mesi circa perchΘ il governo di L. Gambetta riuscisse ad approntare mezz
o milione di nuovi effettivi. Intanto cadevano in mano tedesca Strasburgo (28 settembre 1870) e Metz (27 ottobre). LÆeroica resistenza dei Francesi allÆinvasore, tecnicamente e materialmente ad essi superiore, giustific≥ la frase coniata dal loro patriot
tismo del \i glorieux vaincu\i0 . Dalla fine di settembre a quella di ottobre, i due avversari furono occupati, in un primo periodo, lÆuno a organizzare linee dÆinvestimento, lÆaltro a dar vita alle nuove armate francesi di provincia. Nel secondo periodo
(dalla fine di ottobre alla fine del 1870) si susseguirono infruttuosamente i tentativi francesi di infrangere il blocco tedesco di Parigi con sortite dal campo trincerato e attacchi in campo aperto, ad opera delle armate della Loira e del Nord. In un t
erzo periodo (dai primi di gennaio al 28, firma dellÆarmistizio), il comando tedesco, mentre perseguiva le armate repubblicane, imprimeva un nuovo vigore alle operazioni di assedio, iniziando il bombardamento della cittα vera e propria. Fallito lÆultimo
tentativo di liberazione di Parigi con la sortita della guarnigione in direzione di Versailles (19 gennaio), i generali L.-J. Trochu e G. Vinoy firmavano il 28 la capitolazione. Mentre si svolgevano le operazioni di assedio contro il campo di Parigi, ent
ravano in campo nelle province le armate nazionali, raggruppate nelle tre armate della Loira, del Nord, dellÆEst. LÆazione pi∙ importante perseguita dallÆarmata della Loira fu lÆoffensiva intrapresa il 22 novembre 1870 in direzione di Fontainebleau; ma i
l 2 dicembre lÆarmata fu battuta, sicchΘ i Tedeschi, il 5, rientrarono in OrlΘans, liberata dai repubblicani lÆ8 novembre Sotto il comando di A. Chanzy, lÆarmata della Loira attaccata da ingenti forze tedesche era poi costretta a passare dalla foresta di
Marchenoir al campo trincerato di Le Mans, di dove lÆ11-12 gennaio 1871 lo Chanzy, battuto, ripieg≥ sulla Sarthe e di qui si diresse a occidente, in Mayenne, per rinvigorire la sua armata e avanzare in direzione di Parigi, quando si ebbe la notizia dell
a conclusione dellÆarmistizio. Senza alcun collegamento con la guarnigione della capitale e con lÆarmata della Loira, oper≥ lÆarmata del Nord, che comp∞ le sue migliori gesta col gen. L. Faidherbe, il ôSenegaleseö, che il 16 dicembre 1870 obbligava i Ted
eschi a sgomberare Amiens; ma il Manteuffel il 23 riprendeva la cittα e quindi costringeva il nemico, dopo la battaglia dellÆHallue (combattuta nello stesso giorno), a riparare dietro la Scarpe. Quanto allÆarmata dellÆEst (o dei Vosgi), soltanto dopo la
